Pubblicisti
14/04/2019
LETTERA GIPU N. 6 (35) – Consiliatura 2017-2020 AI GIORNALISTI PUBBLICISTI DELL’EMILIA-ROMAGNA
Care Colleghe e cari Colleghi,
vi inviamo la Lettera GIPU di Pasqua, con le ultime novitaÌ€ curate dagli amici GIPU impegnati negli organi di categoria (Emilio Bonavita (l’Editoriale eÌ€ suo), Michelangelo Bucci, Francesca Caggiati, Mario Paolo Guidetti e Alberto Lazzarini) e nella nostra segreteria (Elio Pezzi e Roberto Zalambani).
1. EDITORIALE: IL FUTURO DEL GIORNALISMO
Una recente ricerca dell’Istituto Demopolis, commissionata dall’Ordine dei Giornalisti, riguardante come si informano le nuove generazioni e la propensione dei giovani verso l’informazione, ha sfatato alcuni luoghi comuni riguardanti i giovani e l’informazione in Italia. L’indagine eÌ€ stata condotta su un campione di 1.000 ragazzi, rappresentativi dell’universo popolare italiano, con una fascia d’etaÌ€ compresa tra 18 e 29 anni, attraverso domande multiple aperte a piuÌ€ risposte.
Il dato piuÌ€ significativo, come era presumibile, eÌ€ che il 95% degli under 30 del nostro Paese fruisce quotidianamente della rete e il 60% eÌ€ di fatto sempre connesso ad Internet. L’informazione online, intesa come servizio giornalistico, risulta molto utilizzata; cambia lo strumento, ma non i contenuti: infatti, il 75% si informa tramite quotidiani online e portali di informazione, il 66% si avvale anche dei Tg nazionali e locali, il 63% consulta i social network, il 30% si avvale delle notizie in Radio e solo il 25% si affida alle News e App su smartphone.
Cosa non piace dell’informazione in Italia? Al 65% del campione non piace la faziositaÌ€ dell’informazione politica, la scarsa obbiettivitaÌ€ al 56%, la superficialitaÌ€ al 48% e per il 43% si daÌ€ poco spazio all’informazione di inchiesta. Per quanto riguarda i dubbi di credibilitaÌ€ della notizia sui media tradizionali, prevale la risposta “qualche volta” (51%), seguita da “spesso” (34%) e “mai” (15%), mentre sono piuÌ€ accentuati i dubbi sui Social netwok: il 56% spesso ha dubbi, il 35% qualche volta e soltanto il 9% eÌ€ certo della veridicitaÌ€ della notizia.
La domanda che ci riguarda piuÌ€ da vicino eÌ€ come il campione vede la funzione del giornalista oggi in Italia. Il 33% la ritiene fondamentale, il 40% la ritiene importante, solo il 20% la ritiene poco utile e il 7% ininfluente. L’interesse dei giovani per il giornalismo di inchiesta ha messo in risalto un atteggiamento molto attento a questo aspetto dell’attivitaÌ€ giornalistica; infatti, hanno risposto di essere interessati: molto il 33%, abbastanza il 37%, poco il 26% e per nulla il 4%.
Per ultimo va evidenziato il trend dell’uso dei mezzi di informazione utilizzati dal campione. Nel 2009 i Tg nazionali e locali erano seguiti dal 76%, mentre nel 2019 questa percentuale eÌ€ scesa al 66%. Al contrario i siti web di testate di informazione online vedeva il 2009 con il 31% di utilizzo, salito nel 2019 al 75%, mentre l’utilizzo dei Social eÌ€ passato dal 15% nel 2009 al 63% nel 2019. In conclusione, dall’indagine emerge un dato che appare estremamente significativo: il 73% dei giovani italiani riconosce oggi al giornalista una funzione fondamentale o importante nel Paese. EÌ€ quindi essenziale che questa professione si adatti costantemente alle nuove tecnologie, tenendo sempre presente che eÌ€ la nostra deontologia professionale che fa la differenza e va rafforzata con la formazione continua.
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2. ORDINE NAZIONALE, “NON SI PUOÌ€ RIMANERE IMMOBILI”
Grande eÌ€ la preoccupazione emersa nel corso del Consiglio nazionale di marzo. Il presidente Carlo Verna e molti consiglieri sono intervenuti per sottolineare la gravitaÌ€ del momento e le numerose criticitaÌ€. Verna ha in particolare sostenuto che “Non si puoÌ€ rimanere immobili” di fronte alle decisioni e alle provocazioni in atto. Ha ricordato, fra l’altro, l’attacco sferrato da dirigenti dell’ambasciata cinese aD una giornalista italiana o il caso del collega respinto alla frontiera ucraina. Gravissima eÌ€ poi stata giudicata la decisione governativa di tagliare fondi all’editoria che colpisce in particolare il mondo dei settimanali cattolici e le minoranze linguistiche, arrecando un danno enorme al pluralismo “valore non negoziabile” e alla stessa tenuta di molti posti di lavoro.
Occorre poi una legge urgente sulle “Querele temerarie”. In questo quadro emergono, fortunatamente, anche notizie positive come quella dell’approvazione, da parte del Parlamento europeo, della legge a favore del Copyright, che consentiraÌ€ un giusto riconoscimento agli autori di testi e di musiche.
Verna ha poi ribadito la “Non incompatibilitaÌ€ fra i diritti delle persone e il diritto dei cittadini ad essere informati correttamente”. Tutto questo introduce e conferma la necessitaÌ€ di riformare la vecchia legge ordinistica: “EÌ€ davvero terminato il periodo in cui il mestiere si imparava a bottega”. EÌ€ comunque indispensabile, per la stessa sopravvivenza della democrazia, il ruolo dell’informazione professionale naturalmente collegata alla formazione. Attesa, infine, per gli Stati generali dell’editoria che si svolgeranno in cinque sessioni (a.l.).
3. LE SPECIALIZZAZIONI AL CONGRESSO FSNI
Dal 12 al 14 febbraio scorsi a Levico Terme (Trento) si è svolto il Congresso nazionale della Federazione della Stampa a cui dall'Emilia-Romagna hanno partecipato come delegati tutti i colleghi e tutte le colleghe da noi sostenuti e votati. Per la prima volta è stata affrontata la nostra richiesta di riformare il Regolamento dei Gruppi di specializzazione per la cui valorizzazione il GIPU si batte da sempre. Le nostre proposte, fatte proprie dalla nuova Giunta e che dovremo andare a discutere nei prossimi mesi, riguardano la possibilità di costituire gruppi nelle varie regioni senza più vincoli stretti di numero di iscritti e l'opportunità di poter iscriversi a tutti i gruppi visto che i colleghi collaboratori accettano incarichi nei più svariati settori considerato il sempre più ridotto mercato del lavoro.
4. A CESENA LA FINALE DEL CONCORSO SUL GIORNALISMO SCOLASTICO
Si svolgeraÌ€ a Cesena la cerimonia di premiazione del concorso “Il giornale e i giornalismi nelle scuole”, promosso dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La finalissima della sedicesima edizione, che coinvolge scuole di tutta Italia, si terraÌ€ il 16 e 17 aprile. Il premio eÌ€ nato sedici anni fa quale strumento d’arricchimento informativo- comunicativo e di modernizzazione del linguaggio. Grazie alla collaborazione della Ammini- strazione comunale di Cesena e al nostro consigliere regionale dell’Ordine Michelangelo Bucci, i due appuntamenti finali del concorso 2019 verranno ospitati dalla cittaÌ€ romagnola per il quarto anno consecutivo. Hanno confermato la loro presenza circa 700 studenti e insegnanti in rappresentanza delle 75 scuole che hanno ottenuto riconoscimenti nelle diverse sezioni del bando: primarie (elementari), secondarie di primo grado (medie) e secondarie di secondo grado (superiori).
Il programma delle giornate finali prevede due appuntamenti. Il 16 aprile alle 15.00, al teatro Verdi di via Sostegni, è in programma il Forum degli studenti che varrà anche quale seminario per la Formazione Professionale Continua dei Giornalisti ed attribuirà ai partecipanti 4 crediti formativi.
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Tema della giornata: la sfida tra informazione professionale, blog e social. Relatori il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna, il segretario nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Guido D’Ubaldo, il direttore di QN – Resto del Carlino Paolo Giacomin, Paolo Borrometi, giornalista di TV2000 e presidente dell’Associazione Articolo 21, Sandro Sabatini, caporedattore sport Mediaset. Si proseguiraÌ€ il 17 aprile alle 10,30, al teatro Alessandro Bonci di piazza Guidazzi, con il saluto del sindaco di Cesena Paolo Lucchi che, insieme alla giornalista Rai Adele Ammendola (Tg2), premieraÌ€ le scuole vincitrici con la consegna di una pergamena-diploma e una medaglia.
5. TROUPE AGGREDITA, LA SOLIDARIETAÌ€ DI ORDINE E SINDACATO
Una troupe aggredita mentre è in corso una diretta. E non in territori degradati, o sotto il giogo della criminalità organizzata, ma nella civilissima Forlì, nel corso di una partita di calcio nella quale nemmeno i tifosi avevano dato alcun problema.
Il grave episodio eÌ€ avvenuto a inizio febbraio nel corso del match del ForliÌ€-Cesena. Dopo la concessione di un rigore a favore del Cesena, l’ex presidente del ForliÌ€ Stefano Fabbri non ha trovato di meglio che sfogare la propria rabbia aggredendo l’inviato di TeleRomagna Luca Alberto Montanari (con pugno al volto) e il cameramen Romano Natali (spintonato tanto da fargli perdere il controllo della telecamera durante la diretta). La trasmissione eÌ€ proseguita a fatica solo grazie all’intervento del regista dei due, improvvisatosi guardia del corpo sulle soglie del gabbiotto-stampa. Per l’ex presidente la telecronaca della partita sarebbe stata a senso unico. In realtaÌ€, la stessa ha rispettato in tutto e per tutto l’articolo 12 del Testo unico dei doveri del giornalista.
Il Gergs (Gruppo giornalisti sportivi dell’Emilia-Romagna aderenti all’Ussi, branca del nostro sindacato unitario) ha subito condannato l’accaduto senza mezzi termini. A ruota eÌ€ arrivata la solidarietaÌ€ dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, a cui si associa anche il GIPU. Il questore di ForliÌ€-Cesena ha poi disposto un anno di Daspo (divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive) per l’ex presidente Fabbri.
6. GINO FALLERI CI HA LASCIATO
Un mito della nostra professione, bandiera nazionale di pubblicisti e collabo- ratori, ci ha lasciato. Gino Falleri, presidente nazionale del Gus (Gruppo Uffici Stampa della Fnsi) e vice Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio, è morto all' età di 92 anni nella notte del 17 marzo scorso a Roma, dove due giorni dopo si era svolto il rito funebre nella chiesa parrocchiale di San Mattia. Marchigiano di origine, era nato a Mercatello sul Metauro in provincia di Pesaro Urbino. L'auspicio di noi del GIPU presenti nel Gus è che si riparta da una gestione collegiale che valorizzi i colleghi degli uffici stampa pubblici e privati e garantisca una presenza nelle varie realtà regionali e provinciali.
7. ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO UCSI DELL’EMILIA-ROMAGNA
Matteo Billi è stato confermato all'unanimità il 9 aprile scorso a Bologna presidente emiliano-romagnolo dell'Unione Cattolica Stampa Italiana. Lo ha eletto il Consiglio direttivo uscito dal Congresso svoltosi nel capoluogo regionale il 30 marzo, che ha nominato vicepresidente Guido Mocellin, segretario Maria Elisabetta Gandolfi e tesoriere Gabriella Zucchi. Gli altri consiglieri sono Massimiliano Borghi, Paolo Poponessi, Domenico Segna, Franca Silvestri e Roberto Zalambani. Resteranno in carica 4 anni. Il GIPU, che nell'Unione annovera dirigenti e soci, sia a livello regionale, che a livello nazionale, augura al nuovo Direttivo di continuare a proporre ai soci, all'intera categoria, alla società civile e alla comunità ecclesiale iniziative qualificanti di etica dei media e di correttezza professionale.
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8. FORMAZIONE: I CORSI DA METAÌ€ APRILE A MAGGIO 2019
I corsi e seminari di formazione continua permanente per il triennio formativo 2017- 2019 proseguono a pieno ritmo in Emilia-Romagna e nel resto d’Italia. Per partecipare ai corsi, obbligatori per legge per tutti gli iscritti, occorre iscriversi direttamente sulla Piattaforma Sigef, al link: https://sigef-odg.lansystems.it/sigef/, che elenca tutti gli interventi gratuiti promossi dagli Ordini nazionale e regionali, oltre a quelli on line, in streaming e a pagamento. L’Emilia-Romagna (Ordine e Fondazione), come sempre, conferma qualitaÌ€ e quantitaÌ€ delle proposte per tutti i colleghi.
Questi i corsi regionali gratuiti con posti ancora liberi di aprile e maggio 2019: Cyberbullismo e deontologia dell’informazione. Come informare, prevenire e intervenire (deontologico, a Bologna, il 15 aprile); L'Iran: a 40 anni dalla Rivoluzione, un bilancio politico e sociale (a Bologna, il 16 aprile); L'addetto stampa nei Comuni: inquadramento, mansioni e obiettivi. Come gestire al meglio l'informazione del governo locale (a Reggio Emilia, il 16 aprile); Giornalismi oggi: la sfida tra informa- zione professionale, blog e social (a Cesena, sempre il 16 aprile); Giornalisti a fumetti - Dalle origini ai reportage disegnati (a Ravenna, il 17 aprile); Conoscere e divulgare le lingue e le culture d'Europa. Per costruire una cittadinanza e una cultura europea (a Reggio Emilia, il 18 aprile); Comunicare la filiera agroalimentare e il ruolo della cooperazione tra analisi, dati e fake news (a Bologna, il 3 maggio); Raccontare i movimenti di piazza: inchieste, stereotipi, narrazioni, processi (a Fiorano Modenese (MO), sempre il 3 maggio); Raccontare le donne migranti. Un approccio interculturale per affrontare violenza e discriminazioni di genere (deontologico, a Reggio Emilia, ancora il 3 maggio); La cronaca politica: limiti etici e deontologia (deontologico, a Rimini, il 6 maggio); Il giornalismo nella rete 5.0: la professionalitaÌ€ del cronista e la rivoluzione delle tecnologie (ancora a Rimini, ma il 7 maggio); Giornalismo ambienta- le, la cura degli elementi tecnici per uno storytelling funzionale alla corretta informa- zione (a Ravenna, il 10 maggio); L'informazione giornalistica in Europa. Tra normative europee e culture nazionali (deontologico, a Bologna, il 17 maggio).
Altri corsi sono in fase di predisposizione e approvazione per i mesi successivi.
Scriveteci per sottoporci le vostre domande e proposte. Cari auguri di Buona Pasqua a voi e alle vostre famiglie. Cordialmente,
La Segreteria GIPU
(Elio Pezzi e Roberto Zalambani)
novembre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
Qualche tempo fa è finalmente arrivata la risposta alla domanda "a cosa servono i giornalisti a cosa serve il loro Ordine?". L'hanno data in diretta due voci radiofoniche. Sabato 27 maggio sui 97.3 e 97.6 di Radio International il giornalista Leo Vicari (dipendente dell'azienda) si è... (...segue +)