Turismo
14/03/2017
Finalmente ho volato
Finalmente ho volato ! Fin da bimba sognavo di farlo… L’ho fatto !!! In anteprima per me e per voi !
Come in un quadro di Chagall, o i surrealismi di Dalì e Magritte. Ho volato sui tetti di Bologna, nel Medioevo, tra una torre e l’altra, atterrandovi sopra, e rischiando pure di cadere. Una doppia emozione: volare come una colomba e volare nel tempo.
Con il suggestivo nome de “La Macchina del Tempo”, a Palazzo Pepoli, nel Museo della Storia di Bologna, si trova la nuova area espositiva 3D, per questa esperienza di realtà virtuale, che ha davvero tanto di reale. Ho provato in anteprima questa fantastica emozione, volare sulla Bologna del tempo che fu, e camminare nelle sue strade, ora rigorosamente ricostruite nei minimi particolari, utilizzando le tecnologie informatiche più innovative HTC VIVE.
È un lodevole ed innovativo progetto promosso da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genius Bononiae.
La Macchina del Tempo di TOWERandPOWER è un progetto nato nel 2012, ed ha ricostruito una mappa 3D del centro storico di Bologna del XIII° secolo, quella che vide e dove camminò Dante quando visse a Bologna, e che ricordò quando scrisse della Garisenda e del gigante Anteo. La ricostruzione copre un’area di due chilometri quadrati, 1000 edifici, 88 torri, tra Piazza Santo Stefano, le Due Torri e dintorni. Il rigore ed il realismo, nei particolari della ricostruzione storica degli edifici, sono estremi, come pure i costumi delle persone presenti, oltre 100, ed il loro ruolo nella Città Medioevale.
Scene di vita: sul banco del pescivendolo si possono ben riconoscere i diversi pesci, a cui la sera veniva tagliata la testa, per mostrare che non era più “fresco di giornata”. Può sembrare un gioco, ma è qualcosa di molto di più, è la divulgazione della Storia, rendendola esperienziale ed emozionale, anche se rigorosa e nel rispetto dei dati e delle informazioni che abbiamo disponibili di quel tempo. Grande attenzione è stata data alla resa estetica e alla colorazione degli oggetti, creando una realtà vissuta. Muri “sporchi” e vissuti dunque nei vicoli, con topi che sguazzano ai bordi delle chiaviche a cielo aperto, da dove sembra effluire l’olezzo, come attorno agli “scarichi a terra” delle latrine sospese. Non c’erano le fogne, nella Bologna Medioevale di Dante. Ogni tanto, la notte, si aprivano le chiuse dei canali della città per fare pulizia, come ancora oggi, in modo più moderno, viene fatto a Parigi.
Ruolo importante nel progetto, l’hanno avuto il prof. Rolando Dondarini e Carlo De Angelis, architetto e storico dell’Arte, attuale Responsabile Scientifico, e Luca Marchetti, dello Studio Evil di Bologna, oltre ad altri sette collaboratori, che da soli hanno realizzato il 99% dell’opera.
Come ha sottolineato Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genius Bononiae : “Oggi la parola scritta sta cedendo il passo ad altri strumenti che schiudono all’uomo orizzonti di smisurata potenza. A questo speciale Museo è affidato il compito di narrare un grande passato che è necessario diffondere perché sia trasmesso a coloro che verranno.”
Ed in questo senso, “La Macchina del Tempo” coinvolge le persone reali che, insieme a quelle virtuali, diventano protagoniste assolute del viaggio nel tempo. Sui social della Macchina del Tempo, di Genius Bononiae e di TowerandPower è lanciato un concorso unico che permetterà a 5 bolognesi di essere ripresi ed inseriti definitivamente, con la loro fisionomia e volto, tra i personaggi nello scenario Medioevale ed essere poi visti da tutti i visitatori della Macchina del Tempo.
L’esperienza al museo della Città di Bologna di Palazzo Pepoli, in via Castiglione 8, sarà possibile a tutti dall’8 aprile e fino al 7 gennaio 2018. Dal 17 marzo 2017 è aperta la biglietteria online ed il call centre per prenotazioni della esperienza (tel. +39 051 19936343). Per il mese di aprile verrà applicata una tariffa ridotta del 30%. Potranno accedere all’esperienza solo i ragazzi di oltre 11 anni.
novembre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
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