Agroalimentare
27/09/2016
Chianti Classico, la Gran Selezione traina le vendite
Si conferma il trend in crescita degli ultimi 5 anni (+ 35%) Raggiunti mercati inesplorati, dalle Antille allo Zimbawe Gallo Nero tra le eccellenze enologiche mondiali
Trecento anni e non sentirli: il Chianti Classico celebra il 300esimo anniversario dal bando di Cosimo II de’ Medici che per primo ne individuò i confini, ma si dimostra più dinamico che mai. Si conferma il trend in crescita degli ultimi cinque anni, che hanno fatto segnare un +35% nelle vendite a livello globale.
Un risultato raggiunto grazie a un processo di profondo rinnovamento avviato nell’anno più buio della crisi economica e finalizzato a riposizionare il Gallo Nero sui mercati globali, mantenendo il primato della denominazione. Un percorso fatto di scelte coraggiose, a partire dall’introduzione della Gran Selezione, che non hanno tardato a dare frutti, in termini di qualità e competitività.
“Siamo molto soddisfatti dell’andamento del mercato – afferma Sergio Zingarelli, Presidente del Consorzio – un risultato che premia il lungo lavoro di rilancio della denominazione svolto negli ultimi anni e culminato con l’introduzione della Gran Selezione, la nuova tipologia di Chianti Classico sul mercato da due anni. La Gran Selezione è nata dall’esigenza di valorizzare le punte qualitative del Chianti Classico e oggi rappresenta circa il 4% delle vendite dei vini del Gallo Nero. Un grande vino che ha qualificato ulteriormente la nostra denominazione e che ha già riscosso successi di critica e che in breve tempo si è posizionato nella sfera delle eccellenze enologiche mondiali”.
Cresce e prende vie inaspettate anche l’apprezzamento del pubblico: sono oltre 100 i mercati del mondo che hanno visto arrivare almeno una fornitura di Chianti Classico nell’ultimo anno, dalle Antille Olandesi al Belize, fino a Uganda e Zimbabwe. Per quel che riguarda i suoi mercati tradizionali, gli Stati Uniti si confermano al primo posto, assorbendo circa il 31% delle vendite totali, seguiti dall’Italia al 20%, dalla Germania con il 12%, dal Canada con il 10%, da Regno Unito con il 5%, dai Paesi Scandinavi, Svizzera e Giappone al 4%, da Benelux, Cina e Hong Kong al 3%, e infine dalla Russia con l’1%.
A oltre 90 anni dalla sua costituzione, il Consorzio Vino Chianti Classico, il primo consorzio di produttori vitivinicoli nato in Italia, conta 580 soci. E numeri da “grande impresa”: con un fatturato globale stimabile in più di 700 milioni di euro e un valore della produzione vinicola imbottigliata di circa 400 milioni di euro, il Chianti Classico rappresenta un vero e proprio “distretto produttivo”, oltre che un’eccellenza riconosciuta nel mondo.
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