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Segreteria GIPU

LETTERA GIPU N. 4 (56) Consiliatura 2021-2024 AI GIORNALISTI PUBBLICISTI DELL’EMILIA-ROMAGNA

Care amiche e colleghe, cari amici e colleghi, vi inviamo questa Lettera GIPU con le ultime informazioni e riflessioni prima del rinnovo elettorale della categoria, di cui scriveremo nella prima Lettera GIPU 2025.

 

Pubblicisti, aggiornamento & impegno

È perfino banale ribadire il ruolo fondamentale dell’informazione. Di qualità, s’intende. Soprattutto in tempi, come quelli attuali, caratterizzati da tanta superficialità e da altrettanto spregiudicato uso della rete, il giornalismo serio e responsabile si presenta come un autentico baluardo di socialità, educazione, democrazia, buonsenso e mille altre cose positive. Di qui il ruolo dell’Ordine dei Giornalisti chiamato a presidiare sulla deontologia e sulla formazione che deve essere continua e in grado di offrire un contributo ai colleghi per la crescita professionale e non solo. Nessuno nasce imparato.
I pubblicisti, che sono i tre quarti degli iscritti all’Ordine, sono naturalmente parte attiva e fondamentale di questo processo e di questo mondo, sempre più complesso e variegato. Anch’essi – anche noi – abbisognano di strumenti aggiornati – ad esempio, i corsi di formazione – per dare un contributo importante alla professione, ma soprattutto ai lettori, ai cittadini, nostri assoluti riferimenti.

Nonostante il rinvio delle elezioni di sei mesi, concessi per dare vita alla necessaria miniriforma elettorale, l’obiettivo non è stato raggiunto. La politica ancora una volta ha fatto cilecca. Si trattava di una piccola quanto indispensabile riforma tecnica che avrebbe consentito ai colleghi di votare più agevolmente e agli Ordini regionali di risparmiare un mucchio di soldi.

Quindi si tornerà a votare a fine inverno con le regole (una “mezzavia”) introdotte tre anni fa, insufficienti. Il tutto in attesa della Riforma con la R maiuscola che continua a trovare grandi difficoltà.
La consiliatura regionale che sta intanto per terminare – ma ci torneremo con il prossimo numero – è stata intensa, proficua e priva di scontri interni: una condizione pressoché ideale per lavorare bene e a favore dei colleghi, che rappresenta la stella polare per chi è chiamato a gestire questo tipo di impegno.
Alberto Lazzarini

 

L'unità della categoria passa per le specializzazioni

Gli ultimi quattro mesi di lavoro negli organismi di categoria e collaborando con tante realtà che cercano di mettere in rete i giornalisti, hanno rafforzato la convinzione che solo attraverso il lavoro nelle specializzazioni si può superare quella strana e ormai incomprensibile barriere che divide professionisti e pubblicisti.
Nel lavoro verso l'opinione pubblica, nella formazione attraverso le relazioni con aziende, enti pubblici e privati, istituzioni di vario genere, ci accorgiamo nei fatti che barriere non esistono, ci sentiamo tutti giornalisti che difendono la propria professione restando al passo con i tempi ed aprendoci alla società civile. Alcuni esempi: l'impegno a lavorare a fianco dell'Associazione Protezione Diritti e Libertà Privacy Aps, grazie ad un Comitato di confronto per sensibilizzare e favorire un dialogo sul tema della protezione dei dati fra giornalisti e lettori, nella consapevolezza che l'interesse e il diritto all'informazione non deve ledere la sfera privata dei singoli.
Un altro terreno comune lo viviamo nei convegno annuali di "Media memorie, i cronisti di culture, storie e tradizioni" che, partendo dall'Emilia-Romagna, ha toccato varie regioni e, nello scorso ottobre, di nuovo il Veneto, momento nel quale si valorizzano quelle testate e quei redattori e scrittori che hanno una particolare competenza e sensibilità verso il proprio territorio e le sue radici.

Dal 24 al 26 gennaio 2025, si svolgeranno a Roma tre intense giornate dedicate al mondo della comunicazione in occasione del Giubileo mondiale dei giornalisti. Molti professionisti e pubblicisti della nostra regione si stanno iscrivendo ai tanti appuntamenti non solo di carattere religioso, ma anche di riflessione sulla deontologia e l'etica del giornalismo.

La stampa agroalimentare e ambientale vive una stagione di particolare impegno e le iniziative si susseguono tra l'Emilia e la Romagna, toccando i temi di maggiore interesse per l'opinione pubblica che vuole essere correttamente informata sui fenomeni ambientali non solo estremi, sui pericoli per la salute tra agricoltura sostenibile e alimentazione, sull'inquinamento e su tutte le opportunità per contrastarlo.
Roberto Zalambani

 

Pec giornalisti, convertirla agli standard europei

Come è noto, possedere una casella di posta elettronica certificata (Pec) è un obbligo per tutti i professionisti iscritti ad un Ordine, incluso quello dei giornalisti. In assenza di questa, la legge prevede che l’iscritto sia sospeso dall’Albo fino a che non si sia dotato di Pec. Ma basta una tradizionale casella Pec? O quest’ultima dev’essere per forza una Pec “europea”? Il dubbio, più che lecito, è sorto in molti colleghi titolari di una Pec su dominio @pecgiornalisti.it (una tipologia assai diffusa essendo in convenzione con l’Ordine nazionale). Questo perché, nelle scorse settimane, il gestore di queste Pec (Namirial) ha invitato i titolari delle caselle @pecgiornalisti.it ad adeguarle ai nuovi standard europei (Rem) entro la fine dell’anno. L’operazione è possibile al costo di 8 euro più Iva, se ci si autentica con Spid, Cie (Carta d’identità elettronica) o Firma digitale. Nel caso di identificazione tramite videocollegamento il costo sale a 13 euro più Iva.
Questa novità, come detto, ha lasciato perplessi diversi colleghi. Per prima cosa intendiamo rassicurarli: non c’è nessuna scadenza tassativa.
Questo passaggio, dalla Pec in regola con gli standard italiani a quella a norma europea, non è ancora obbligatorio. Anche se in un futuro prossimo lo sarà comunque, per l’importanza di associare la propria identità all’indirizzo di posta certificata in uso. Diversi colleghi si sono poi lamentati del costo proposto da Namirial per l’operazione. Qui bisogna tenere conto che il gestore di “@pecgiornalisti.it” fa pagare questa operazione in modalità una tantum. Si deve considerare poi che altri gestori di Pec offrono gratis la “conversione” della casella alla Pec europea, ma a fronte di un canone più alto: 20-30 euro l'anno a fronte dei 4,50 euro a triennio di Namirial.

Riassumendo: non c’è fretta, ma il nostro consiglio è comunque quello di procedere alla conversione della Pec agli standard europei, seguendo le procedure indicate da Namirial via mail.
Michelangelo Bucci

 

La formazione all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale

Nell’ambito del Consiglio Nazionale e quale componente della Commissione Cultura, mi sono ultimamente occupato del tema dell’Intelligenza Artificiale (IA), un innovativo strumento che sta acquisendo un ruolo via via più rilevante per la nostra professione: siamo oggi di fronte ad uno di quei profondi sconvolgimenti che hanno interessato nel corso degli anni l’editoria ed il lavoro giornalistico, passando dai caratteri in piombo per la stampa ai computer degli anni Ottanta, ai social media attuali, arrivando ora all’IA. Si tratta di una tecnologia fino a poco tempo fa considerata quasi avveniristica, ma ora molto attuale, che permette di eseguire compiti complessi, automatizzare processi e migliorare l'accessibili- tà, con applicazioni significative nella sanità e nell'informazione. In ambito medico, può migliorare diagnosi e terapie, mentre nell'informazione facilita la generazione e la verifica di contenuti. Tuttavia, emergono anche rischi come la perdita di posti di lavoro, il potenziale aumento delle disuguaglianze, la  violazione della privacy e la manipolazione di contenuti attraverso fenomeni come i deepfake.
Per capire ed imparare ad usare questa nuova tecnologia, l’Ordine Nazionale ha organizzato una serie di corsi on line per permettere a tutti i colleghi di addentrarsi e conoscere a fondo le potenzialità, ma anche i pericoli che comporta l’utilizzo dell’IA. L’Ordine Regionale, in collaborazione con la nostra Fondazione, sta proponendo diversi
momenti formativi in presenza, come sempre gratuiti: si tratta di corsi molto interessanti e propedeutici ad una conoscenza più approfondita dell’argomento, che mettono il focus su vantaggi e rischi e sulla necessità di coniugare i possibili utilizzi dell’IA con la nostra deontologia (che, sottolineo, significa “dottrina dei doveri”).
A fine ottobre a Bologna si è svolto il corso “Intelligenza Artificiale, il pensiero, i linguaggi e la deontologia”, ospitato nella sede del Palazzo della Cooperazione: si è trattato di un interessantissimo corso, moderato da Alberto Lazzarini, nel quale si è discusso non soltanto delle modalità di utilizzo dell’IA tramite ChatGPT, ma soprattutto delle possibili insidie che tale utilizzo comporta.
Il corso ha analizzato il ruolo dell'intelligenza artificiale, esplo- randone i progressi e i rischi. Dopo una panoramica storica che ha incluso la nascita del concetto con Alan Turing, si è discusso su come l'IA sia diventata una tecnologia centrale nella società moderna, con l’obiettivo di aiutare i giornalisti ad utilizzare l'IA in modo etico e regolamentato. Come giornalisti infatti, siamo sempre responsabili del nostro operato, che in ogni caso deve avere come riferimento le nostre le carte deontologiche e le norme sulla privacy, che regolano il nostro lavoro.
Emilio Bonavita

 

Formazione: i corsi da metà dicembre 2024 a febbraio 2025

Proseguono i corsi e seminari di formazione continua permanente del triennio 2023-25, come noto obbligatori per tutti i giornalisti, tramite l'apposita Piattaforma (www.formazionegiornalisti.it), che elenca tutti gli interventi gratuiti promossi dagli Ordini nazionale e regionali, oltre a quelli on line, in streaming e a pagamento. Questi i corsi gratuiti regionali con posti ancora liberi da metà dicembre 2024 a febbraio 2025: Calcio e giornalismo sportivo fra passato e futuro – NON ANCORA IN PIATTAFORMA (Bologna, 09.12.2024, ore 9.30-13.30; 4 crediti); Le sfide giuridiche, etiche e deontologiche dell’intelligenza artificiale per le imprese e il mondo delle istituzioni – NON ANCORA IN PIATTAFORMA (Parma, 16.01.2025, ore 17-19; 4 crediti deontologici); Media, cronaca nera e criminalità (Reggio Emilia, 22.01.2025, ore 14.30-18-30, 4 crediti, iscrizioni entro le ore 23.59 del 20.01.2025); La deontologia nell’informazione e giornalisti con un linguaggio di speranza – NON ANCORA IN PIATTAFORMA (Bologna, 31.01.2025, ore 15.00-19.00; 6 crediti deontologici); Turismo e direttiva Bolkestein, l’ospitalità romagnola al bivio? Scenari possibili ed eventuali ripercussioni su San Marino (Falciano – Repubblica di San Marino, 22.01.2025, ore 9.30-12-30; 3 crediti; iscrizioni entro le ore 23.59 del 20.01.2025).
Fuori regione segnaliamo il corso: L’IA e la professione giornalistica, istruzioni per l’uso (Vigevano, Lombardia, 11.01.2025, ore 9-13; 4 crediti; iscrizioni entro l'08.01.2025).


Cordiali saluti e cari auguri di Buon Natale e felice Anno nuovo.
La Segreteria GIPU
Elio Pezzi, Roberto Zalambani