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TESTO E FOTO DI

Ufficio Stampa

Elezione ordine giornalisti Emilia-Romagna 2021

GIPU - Associazione Giornalisti Pubblicisti E.R.

 

Gentili Colleghe, Egregi Colleghi, 

domenica 24 ottobre 2021 (ore 10.00-18.00) saremo chiamati a eleggere i Giornalisti Pubblicisti che rappre sentano gli iscritti dell’Emilia-Romagna nel Consiglio Nazionale, nel Consiglio Regionale e nel Collegio dei  Revisori dei Conti dell’Ordine Regionale. 

Si vota nei seggi di: 

Bologna, sede dell’Ordine dei Giornalisti (Strada Maggiore, 6);  

Cesena presso Sala polivalente Auser, (Corso Ubaldo Comandini 7);  

Parma, presso Centro pastorale diocesano (via Solferino 25). 

I seggi sono divisi per circoscrizioni elettorali. Per votare bisogna presentare la tessera dell’Ordine, essere  in regola con il pagamento della quota per l’anno in corso (è possibile mettersi in regola anche al seggio), non  essere sospesi dall’Albo (ed esempio: mancanza di Pec). 

Si potrà eventualmente votare anche online (con credenziali ricevute via Pec) mercoledì 20 e giovedì 21 ottobre, dalle 10.00 alle 20.00. Chi optasse per questa modalità trova le istruzioni sul sito: www.giornalistinews.it Soltanto nel caso in cui si dovesse rendere necessario il ballottaggio, si voterà negli stessi seggi domenica 7  novembre (ore 10.00-18.00), oppure in modalità telematica mercoledì 3 e giovedì 4 novembre (ore 10,00-20,00). Da assegnare ai Giornalisti Pubblicisti ci sono: 1 seggio per il Consiglio nazionale, 3 seggi per il Consi glio regionale e 1 seggio per il Collegio dei Revisori dei Conti Regionale

Presentando le nostre candidature, desideriamo innanzitutto ricordare il lavoro che i componenti del GiPu  svolgono da molti anni, in particolare negli ultimi quattro di mandato, a sostegno della professione, dei col leghi e soprattutto della comunità. È stato un periodo denso di iniziative e assai proficuo, come testimoniano  molti obbiettivi centrati: il mantenimento della gratuità dei corsi di formazione permanente, la qualificazione  dei relatori ai corsi mediante un nuovo regolamento (più stringente), l’estensione del ricongiungimento, il rin novo della convenzione Ordine-Ministero dell’Istruzione (che ha portato i colleghi in tanti istituti scolastici), il  concorso per i giornali nelle scuole, le pubblicazioni specialistiche, il rinnovo degli strumenti di comunicazio ne istituzionale (siti e newsletter). A questo si aggiunge la strenua difesa dei giornalisti intimiditi e minacciati,  che hanno trovato nei rappresentanti dell’Ordine una sponda sicura contro chi mal sopporta i giornalisti e il  loro insostituibile ruolo nella società democratica. 

Desideriamo altresì ringraziare gli amici e colleghi che hanno lavorato insieme a noi ed hanno concluso il loro  servizio alla categoria e alla professione negli organi di rappresentanza: Francesca Caggiati e l’indimenticato  Mario Paolo Guidetti, scomparso nel gennaio scorso. 

In attesa che il Parlamento metta mano a una riforma complessiva dell’accesso alla professione di giornalista,  attesa da decenni e indifferibile, riteniamo importante impegnarci in tutti gli organismi di categoria, unitamen te (per quanto di loro competenza) ai politici di ogni schieramento, su di una piattaforma programmatica. 

1) È imprescindibile la previsione di un compenso minimo per l’attività giornalistica, ripristinando (a di stanza di 14 anni dal precedente, cassato dall’Antitrust) un tariffario concordato unitamente agli editori,  con particolare riferimento a Fieg e Anso-Fisc.

2) Bisogna rendere operativo il “foglio rosa” per gli aspiranti pubblicisti (già approvato dal Consiglio  nazionale ma incagliatosi per una serie di rilievi burocratici). Un canale, cioè, che certifichi l’inizio della  pratica pre-pubblicistica, avvicinando da subito gli aspiranti colleghi all’Ordine e, con esso, all’insieme di  diritti e doveri previsto della nostra professione. In questo modo l’Ordine regionale potrà far luce da su bito sul biennio di iscrizione, sottraendo gli aspiranti giornalisti all’arbitrio degli editori. 3) L’attività della Consulta degli organismi di categoria, sia a livello nazionale che nelle diverse regioni,  dev’essere rilanciata con un’azione corale tanto più necessaria in un momento storico che vede a rischio il  futuro degli Enti a supporto della professione. 

4) È urgente anche riprendere il rapporto di collaborazione con gli altri Ordini professionali vigilati dal  Ministero di Giustizia, in modo particolare per i comuni obiettivi di crescita formativa, nonché per l’in terlocuzione nei confronti delle istituzioni in materia di professioni regolamentate. 

5) Bisogna lavorare per arrivare a realizzare una tessera giornalistica europea, che superi i diversi ordina menti statali armonizzandosi con le norme di libera circolazione dei servizi in ambito comunitario. 6) È indispensabile una maggiore tutela dei freelance, nella consapevolezza del fatto che i lavoratori au tonomi rappresentano la grande maggioranza dei giornalisti italiani, mentre gran parte dell’impianto nor mativo della professione è ancora pensato per il lavoro dipendente. 

Certamente molto altro resta da fare, ma finché l’Ordine rimarrà e i Pubblicisti ne saranno l’ossatura, la nostra  professione e i colleghi potranno consolidare e sviluppare il ruolo che assegna loro la Costituzione e il fonda mentale compito di contribuire alla salvaguardia della libertà. 
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La segreteria GIPU Emilia-Romagna (Roberto Zalambani, Elio Pezzi) 

e tutti i candidati GIPU al nazionale e al regionale

 

 

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Scarica la scheda elettorale pubblicisti regionale

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Istruzioni per il voto telematico