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TESTO DI Alberto Bortolotti |
Presentato a Sports Days, in corso a Rimini Fiera fino a domani, il progetto riguardante il Censimento Nazionale degli Impianti Sportivi che Coni Servizi e Coninet hanno avviato per dotare sia il Coni che le amministrazioni di uno strumento attuale per pianificare gestione e realizzazione di strutture sportive.
Attualmente la lettura del patrimonio di impiantistica sportiva in Italia è affidata ad una proiezione che fece il Cnel nel 2003 su un dato disponibile nel 1996. Ad oggi la stima è di 150.000 impianti. La realtà è fatta di una situazione molto penalizzante sotto l´aspetto dell´agibilità, della omologazione e anche della coerenza nell´applicazione di normative ormai desuete.
Lo scopo del progetto è quello di inserire nella banca dati tutti gli impianti sportivi, riclassificati in modo omogeneo, di proprietà pubblica, privata, fino alle palestre delle scuole, gli impianti degli oratori e delle strutture ricettive quando dotate di impianti aperti al pubblico. Sarà una banca dati in costante aggiornamento, che potrà integrare anche informazioni sulla gestione e sull´utilizzo delle strutture. Quindi non solo il numero, proprio per leggere il patrimonio alla luce dell´utilizzo, della densità e quindi della eventuale necessità di ulteriori realizzazioni.
"Sarà possibile - è stato detto al convegno -? completare la banca dati con informazioni che la rendano fruibile in funzione della collocazione geografica dell´impianto, della vicinanza a strutture ricettive nella logica di un utilizzo del turismo sportivo, per le discipline praticate così da programmare una distribuzione più rispondente alla domanda". Il progetto è già avviato con le prime regioni che stanno inserendo le informazioni: Lazio, Toscana, Piemonte, Liguria, Puglia, Marche e Sicilia. Diverse altre sono in procinto di entrare a farne parte. Il convegno ha poi analizzato gli strumenti che il Coni ha aggiornato nell´ultimo decennio per fornire ai progettisti di impianti una macro lettura dei costi di realizzazione e di gestione sull´esperienza di tutti quelli realizzati e archiviati. Così, per tipologia di impianto, oggi è possibile conoscere la ripartizione percentuale dei costi nei vari ambiti di intervento (strutture, pavimentazioni, coperture, ecc).
"Il Coni stimola gli interventi di recupero e ristrutturazione di impianti esistenti -? è stato detto -? e nel finanziare nuove realizzazioni tramite il Credito Sportivo si privilegiano gli impianti polivalenti". Oggi il 41% dei finanziamenti è rivolto alla ristrutturazione di impianti polivalenti, il 32% ai campi di calcio. Per quanto riguarda la gestione degli impianti, il 65% è in mano ai privati.