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TESTO E FOTO DI
Andrea Guolo
Claudia Cremonini, seconda generazione del gruppo fondato dal padre Luigi e a capo delle relazioni esterne, ha ricevuto lunedì 30 ottobre a Bologna la tessera onoraria di Arga Emilia Romagna. A consegnarla è stata Lisa Bellocchi, presidente di Arga Interregionale (Emilia Romagna, Marche, Umbria, Repubblica di San Marino), assieme a Emilio Bonavita, presidente di Arga Emilia Romagna.
L’incontro è avvenuto nel ristorante di via Stalingrado a Bologna della catena Roadhouse, controllata da Gruppo Cremonini tramite la divisione ristorazione Chef Express, in occasione di un “pranzo dell’amicizia” organizzato a seguito della massiccia partecipazione dei giornalisti Arga alla presentazione del centro zootecnico di Bonifiche Ferraresi di Jolanda di Savoia, nuovo modello italiano per l’allevamento bovino, a cui Cremonini ha partecipato mettendo a disposizione il know how di Inalca, divisione produttiva del gruppo con sede a Castelvetro (Modena).
All’incontro con Claudia Cremonini era presente anche Unaga, l’unione nazionale delle Arga, rappresentata dal segretario nazionale Roberto Zalambani.
Il tesseramento onorario all’esponente del Gruppo Cremonini, che già nel 2011 aveva aperto le porte del suo stabilimento Ibis di Busseto (Parma) alla stampa specializzata dell’Emilia Romagna, rappresenta un doveroso riconoscimento alle attività svolte nell’agricoltura e nell’allevamento italiano da parte della società modenese, leader europeo nell’ambito delle proteine animali, con un giro d’affari di 3,7 miliardi di euro nel 2016 ricavato non solo dalla produzione di carni, che comunque rappresenta ancora il core business con il 46% del giro d’affari complessivo, ma anche dalle diversificazioni avviate negli anni tra distribuzione con Marr (41% dei ricavi) e ristorazione. Quest’ultima, affidata alla società controllata Chef Express, è in forte sviluppo tra le attività esercitate in stazioni ferroviarie, autostrade, aeroporti, servizio a bordo treno e distributori automatici. La sola catena Roadhouse, di cui Bologna Stalingrado fu la terza apertura in ordine cronologico, è arrivata ormai a 110 ristoranti solo in Italia, tutti a controllo diretto e in larga parte con investimento immobiliare da parte del gruppo.
Pur operando a livello globale con società controllate in Asia, Africa e Americhe, il cuore pulsante di Cremonini resta in Italia. Soltanto a livello produttivo, il gruppo controlla dodici stabilimenti all’interno dei confini nazionali per la produzione di carni e salumi, di cui nove nell’ambito delle bovine e ognuno specializzato per tipologia di lavorazione: tra questi, nel territorio emiliano, si contano i poli produttivi di Castelvetro (Modena), Guardamiglio (Piacenza), Reggio Emilia e Castelnuovo Rangone (Modena), a cui si aggiunge quello di Busseto (Parma) per i salumi.