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TESTO E FOTO DI
Matteo Franzoni
La stagione teatrale del Michelangelo di Modena riprende dopo i controlli e la messa in sicurezza del teatro animata dall’attualità dei temi delle commedie di Gabriele Pignotta, che riesce a strappare un sorriso ad un pubblico numeroso, che nonostante il periodo di crisi è voglioso di positività, creatività e divertimento. Grazie alle scritture dell’autore e attore romano, accompagnato da un cast consolidato, si riesce a ridere del tema della disoccupazione esaminandolo negli aspetti economici e psicologici.
Gabriele Pignotta e la scrittura
Abbiamo conosciuto Gabriele poco meno di un anno fa durante la tournée della sua commedia “Una notte tutta da ridere” e lo ritroviamo a Modena concentrato nella nuova commedia “Se tutto va male divento famoso”che sta portando in giro per l’Italia insieme all’amico Fabio Avaro. Il particolare che notiamo subito è la semplicità che Gabriele continua a mostrare nonostante il sempre maggiore successo delle sue opere teatrali e la sua apprezzata capacità di scrittura. Ci tiene a sottolineare che la sua vita non è cambiata nonostante il grande passo compiuto nel 2014, con il suo primo film uscito sul grande schermo “Ti sposo ma non troppo” che lo ha visto protagonista al fianco della bella e brava Vanessa Incontrada. La sua più grande passione rimane la scrittura delle commedie che poi porta in scena, spesso da attore protagonista. Per scrivere si ispira alla quotidianità, alle cose che accadono nella vita reale, che sapientemente mixa con la sua innata capacità di fare ridere. A suo dire le sue opere sono semplici, qualità sempre più rara nel panorama teatrale ma molto apprezzata dal pubblico. Ci parla di uno dei suoi ultimi lavori con fierezza, la collaborazione con il grandissimo Carlo Verdone nella scrittura del suo ultimo film, “Sotto una buona stella”, uscito al cinema a febbraio 2014, dove Gabriele ha avuto un ruolo di collaboratore nella stesura della sceneggiatura. In futuro invece prevede una nuova tournée per promuovere la commedia che ha scritto, ma di cui non ci svela il titolo, che lo vedrà protagonista affiancato nuovamente dalla Incontrada.
Se tutto va male divento famoso
Gabriele si è ispirato alla crisi lavorativa dei nostri giorni per scrivere questa sua nuova commedia e ha voluto al suo fianco l’amico di sempre, quel Fabio Avaro conosciuto ai tempi del liceo con il quale ha realizzato tante felici collaborazioni di successo. La storia parla di un gruppo di dipendenti che vengono licenziati a causa della crisi economica mondiale e cercano di sopravvivere allo tsunami della nuova condizione di vita che stravolge la loro quotidianità e la monotonia alla quale erano abituati, togliendo spazio e tempo per sognare una vita differente.
Lo sgomento iniziale fa reagire in modo differente gli ex consulenti finanziari: chi tenta la fortuna con il gioco, chi si agita in modo esponenziale essendo incapace di riorganizzarsi e chi getta disperatamente le ultime risorse economiche nell’alcol.
A Jacopo (Pignotta) viene un’idea alquanto bizzarra ma attuale, tentare di entrare in un talent show per diventare famosi, sognando a 40 anni suonati di cambiare, essendo in prima persona l’artefice del proprio destino. Inizialmente nessuno vuole dare credito alla sua idea. Dopo lavori saltuari i tre colleghi cercano finanziamenti per aprire una piccola agenzia di consulenza finanziaria per continuare a fare quello che facevano prima del licenziamento, ma le banche non concedono crediti e si vedono costretti a sposare l’idea di Jacopo.
Seppur non dotati di un talento rilevante riescono comunque con una trovata a divenir famosi, ma non sempre il successo e la fama sono come li avevano immaginati...
Storia ricca di temi attuali come la necessità di credere in se stessi e la capacità di sognare, la volontà di sfidare il destino, il non scoraggiarsi, trattati con maestria e ironia da Gabriele, che insieme a Fabio Avaro, Cristiana Vaccaro e Siddharta Prestinari, regalano al folto pubblico del teatro Michelangelo di Modena una serata spensierata e divertente toccando temi attuali come la bramosia e l’ossessione del successo.
In chiusura una battuta che è la sintesi di ciò che è Gabriele, un uomo capace, simpatico e terribilmente divertente. Alla domanda se preferisse il teatro o il cinema ci risponde con una battuta che ci spiazza e ci fa tanto sorridere…perché ci dice “e tu cosa preferisci, la carbonara o la amatriciana?”