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TESTO E FOTO DI
Mario Rebeschini
“In un metro del mio giardino ho scoperto tutto il mondo”. Cos’ì scriveva in un suo libro un fotografo americano.
A Ferrara sono andato a scoprire come la città risponde a chi chiede aiuto e a chi si vergogna di chiedere aiuto. In pochi metri di strade ho incontrato tutto il mondo, sentito tante lingue, scoperto sapori nuovi, incontrato occhi neri e azzurri, raccolto storie allegre e tristi e non solo di stranieri, perché a Ferrara ci sono anche tante persone con la nostra lingua, con i nostri dialetti, che hanno problemi per la mancanza di casa, di lavoro, di affetti.
In tanti si sono mossi e si stanno muovendo seguendo l’invito evangelico: Ero forestiero e mi hai ospitato e il suggerimento: A chi ti chiede un pesce non darglielo, insegnagli a pescare.
Grazie poi a: “Inserisce bene chi inserisce l’ultimo”, proposta del Comune di Ferrara accolto da aziende, cooperative, associazioni e cooperative sociali che hanno assunto lavoratori precari o aperto spazi di lavoro dove far tornare nuove biciclette che nessuno vuole più riparare, fare giardinaggio, ristorazione o allevare galline, in tanti hanno imparato a pescare. Non solo, da tempo sono stati creati anche posti dove passare la notte, dove rifugiarsi per fuggire al racket della prostituzione, dove imparare a scrivere una domanda di lavoro e dove, mentre in chiesa si celebra la messa, in una sala della parrocchia, con i tappeti rivolti verso la Mecca, si prega lo stesso Dio. Ecco la risposta di Ferrara a chi sui muri con lo spray rosso ha scritto: Nessuna umana pietà.
“Dall’accoglienza verso l’autonomia” è un progetto che nasce nel 2004 dall’esigenza del Comune e Provincia di Ferrara di fornire, non solo ospitalità temporanea in strutture di accoglienza a persone che si trovano in condizione di emarginazione sociale per difficoltà economica, poca scolarità e professionalità, disagio psico-sociale, assenza di rete familiare ma anche creare concrete opportunità di reinserimento che consentano, in tempi relativamente brevi, di lasciare la struttura di accoglienza e avviare percorsi di autonomia personale. Dal 2006 l’accordo “Patto per Ferrara” ha permesso di costruire una rete fra servizi pubblici, associazioni e mondo del lavoro per condividere progetti di inserimento lavorativo e di integrazione, affiancati e sostenuti da tutor personali, con borse lavoro, tirocini, corsi formativi e stage; strumenti utili per formarsi e farsi conoscere dalle imprese ai fini di un inserimento lavorativo stabile. Molte imprese ferraresi stanno collaborando con successo alla loro piena realizzazione.
“De l'accueil vers l'autonomie” né en 2004 d'une nécessité de la ville et du département de Ferrara de fournir, non seulement l'hospitalité temporaine dans des structures d'accueil aux personnes qui se trouvent dans les conditions de marginalisation sociale pour des difficultes économique, un monque de scolarité et de professionnalisme, des difficultés psycho-sociales, l'absence de réseaux familiaux mais aussi de créer de concrètes opportunités de réinsertion qui permettent, en temps relativement brefs, de quitter la structure d'accueil et d'entreprendre un percours d'autonomie personnelle. Depuis 2006 l'accord "Pacte pour Ferrara" a permis de construire un réseau entre services pubblics, associations et monde du travail pour contribuer aux projets de réinsertion professionnelle et d'intégration, assistés et soutenus par des tuteurs personnels, avec bourses de travail, apprentissages, cours formatifs et stages, utiles pour se former et se faire connaître par les entreprises pour un insertion professionnelle stable. Beaucoup d'entreprises ferraraises sont en train de collaborer avec succès à leurs parfaites réalisation
“From reception to autonomy” is a project which was established in 2004, as a result of the City Council and the Province of Ferrara needing to supply not only temporary hospitality in reception facilities for people finding themselves in socially marginalised conditions due to economic problems, lack of schooling and professionalism, psycho-social unease and the absence of family networks, but also, their wanting to create real reintegration opportunities which enabled those concerned to leave reception facilities and begin the process towards personal autonomy relatively quickly. Since 2006, the “Pact for Ferrara” has enabled a network to be built which involves public sector services, associations and the world of work in order to share work integration and inclusion projects, with shadowing and support from personal tutors, using work grants, apprenticeships, training courses and work placements; all of which are useful instruments for training people and for allowing companies to get to know them with the aim of achieving stable work integration. Many Ferrara businesses are successfully collaborating in bringing about their complete achievement.