Pubblicisti
18/02/2013
Lettera GIPU n. 9 ai giornalisti pubblicisti dell'Emilia-Romagna
Care Colleghe e cari Colleghi,
intanto che il 2013 sia migliore del precedente e soprattutto positivo per la vostra attività, in un anno davvero difficile per tutti. Anche per il mondo della comunicazione, anche per noi giornalisti, specialmente per chi tra noi lavora e continua a fare i conti con lo sfruttamento di editori privati e pubblici, con una concorrenza, spesso senza scrupoli, che rende sempre più difficile e precario il nostro lavoro, che si accanisce con i giornalisti specializzati, in gran parte pubblicisti, per i quali spesso non si applicano leggi e codici che dovrebbero tutelarli come persone, come lavoratori e come giornalisti (da ultimi, la Carta di Firenze sui precari e il codice per gli Uffici Stampa, che registra numerosi “bastian contrari” soprattutto tra i tutelati colleghi professionisti).
Eccovi comunque le ultime novità sul nostro lavoro al servizio dei colleghi.
1. Equo compenso
Il 18 gennaio scorso è entrata in vigore la legge sull'equo compenso (Legge n. 2, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio 2013). Il presidente del Consiglio ha 30 giorni di tempo per nominare la Commissione che dovrà stabilire entro 60 giorni i parametri per retribuire degnamente i giornalisti senza contratto. Si tratta di un risultato importante, reso possibile grazie all’impegno di molti, in primo luogo dell'Ordine nazionale, anche per il lavoro di sensibilizzazione di tanti colleghi precari, compresi quelli del GIPU, ai quali la nuova normativa offre – per la prima volta – la possibilità concreta che articoli, servizi, notizie e via dicendo, siano finalmente retribuiti con compensi dignitosi e non più da schiavi!
La legge sull’equo compenso si coniuga con la prima citata Carta di Firenze e dovrà moralizzare l'infamia delle retribuzioni da fame di tanti nostri colleghi (freelance, fotoreporter, addetti stampa, collaboratori di quotidiani, periodici, radio, tv e siti web, ecc.), una “pseudoretribuzione” che è insulto per il lavoro di migliaia di giornalisti – non solo giovani –, che fanno questo lavoro con impegno, passione e professionalità. Per far rispettare quando afferma la legge sull'equo compenso, crediamo sia fondamentale l'azione di vigilanza deontologica affidata ad uno specifico Osservatorio paritario: l'Ordine nazionale fin da dicembre ha nominato i suoi quattro componenti, gli altri quattro li nominerà la Fnsi. Noi del GIPU saremo attenti e vi informeremo sulla applicazione della legge.
2. Convenzione Ordine e Ministero della Pubblica Istruzione
La Commissione Cultura, presieduta da Alberto Lazzarini, ha portato a termine un lavoro impegnativo e importante non solo per l’organismo rappresentativo dei giornalisti, ma anche e soprattutto per il mondo della scuola e i ragazzi in particolare.
Come vi abbiamo anticipato nella precedente Lettera, la citata Commissione stava chiudendo con il Ministero dell’Istruzione un accordo per giungere alla firma di una speciale convenzione. L’operazione si è conclusa felicemente con una firma fra i dirigenti del Ministero e l’Ordine nazionale.
Grazie alla convenzione, l’Ordine – attraverso suoi esponenti – collaborerà con le scuole, gli insegnanti e gli studenti che si stanno preparando per l'esame di maturità e sceglieranno quale prova conclusiva l'articolo di giornale.
Per il raggiungimento degli obiettivi, il MIUR e l’ODG si sono impegnati ad individuare, nel rispetto della propria autonomia e nell'ambito delle rispettive competenze, strumenti ed opportunità formative volte a: (1) favorire lo sviluppo delle capacità di analisi, di interpretazione e di considerazione delle conseguenze legate a fenomeni di ordine ambientale, economico e scientifico; (2) fornire ulteriori chiavi di lettura delle diverse realtà, attraverso le tecniche d’indagine, verifica delle fonti d’informazione e comparazione delle informazioni medesime, secondo l’ottica dell’oggettività dei fatti, seguendo forme espressive autonome e pluraliste nella descrizione e valutazione dei fatti stessi; (3) studiare i sistemi di predisposizione e stesura di un articolo di giornale, seguendo la tecnica della scala delle priorità, della selezione dei contenuti (la notizia) secondo criteri d’importanza in un determinato contesto socio-emotivo, culturale e scientifico; spiegare il perché delle cose (le ragioni), con l’ausilio di tutte le informazioni necessarie al singolo per formarsi un’opinione autonoma e sviluppare il senso della partecipazione civile e democratica alla vita del Paese; (4) affinare le modalità di scrittura rapportandosi al modello giornalistico che utilizza: titoli coerenti con i contenuti, incisivi e accattivanti, linearità espositiva, periodi brevi, uso moderato degli avverbi e degli aggettivi, accurata selezione del verbo come motore dell’azione, capacità descrittiva improntata alla conoscenza e alla curiosità, ampio spazio a intuizione, struttura dei titoli, capacità di sintesi, semplicità del linguaggio, uso della punteggiatura, tale da rendere più comprensibili i significati e armoniosa la sonorità del periodo.
3. 50° dell'Ordine
L'iniziativa di cui sopra è il primo importante risultato nell'ambito del 50° anniversario dell'istituzione del nostro Ordine (Legge n. 69 del 1963), sulle cui celebrazioni sta lavorando la citata Commissione Cultura. Giovedì 7 febbraio (ore 10.00), la nuova aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari (Roma, via Campo Marzio, 78), ospiterà il primo incontro ufficiale dal titolo “Giornalisti: mezzo secolo di Ordine tra etica, professionalità e cambiamento”, anche grazie al ruolo e al contributo crescente dei giornalisti pubblicisti.
L’appuntamento non avrà soltanto carattere celebrativo, perché saranno presentati i risultati di una significativa ricerca svolta sugli stessi operatori dell’informazione e più precisamente sul giudizio che essi danno della categoria; risposte giungeranno anche in relazione alle principali problematiche che preoccupano i giornalisti italiani e su che cosa si debba puntare per risolvere le tante difficoltà di una professione che da non pochi anni, come ben sapete, è soggetta a una fortissima evoluzione.
Dopo gli interventi istituzionali sarà il presidente Enzo Iacopino a svolgere la relazione-base, tratteggiando i momenti più significativi del mezzo secolo dell’Ordine, ma anche proponendo soluzioni ai problemi sul tappeto. Si procederà poi alla presentazione della ricerca “Etica e deontologia: giornalisti allo specchio”, a cura del prof. Enrico Finzi; seguiranno le relazioni di: Francesco Occhetta (giornalista gesuita), Monica Maggioni (direttrice Rai news), Caterina Malavenda (avvocato cassazionista, penalista, giornalista pubblicista).
4. Attività dei consiglieri nazionali GIPU
Intensa è l’attività dei consiglieri emiliano-romagnoli GIPU in seno al Consiglio nazionale, a Commissioni e Gruppi di lavoro. Ancora Lazzarini, unitamente al Gruppo di lavoro Iniziative Culturali e Editoriali, presieduto da Elio Pezzi, darà vita a Cento, in primavera, a un convegno su informazione e restauro dei beni architettonici colpiti dal terremoto. Nell’occasione sarà inaugurata la palestra di una scuola realizzata a seguito del sisma, attrezzata col contributo dei consiglieri nazionali. La scuola, individuata e proposta all’Esecutivo dell’Ordine da Lazzarini, è ubicata nel Centese: il programma nella prossima Lettera.
Il Gruppo di lavoro Rapporti con i gruppi di specializzazione, coordinato da Roberto Zalambani, dopo i tre convegni realizzati nell'autunno scorso, sta lavorando ad un paio di iniziative (ve ne parleremo nella Lettera GIPU di marzo), mentre il Gruppo di lavoro Iniziative culturali ed editoriali, coordinato da Pezzi, sta terminando il terzo libro-quaderno – è dedicato ai premi giornalistici italiani –, che sarà in distribuzione a metà marzo; sta inoltre lavorando al primo numero della news letter dell'Ordine, anch'essa in uscita a marzo. Il video sul “Terremoto in Emilia: e noi giornalisti?” (vedi Lettera GIPU del 20 ottobre scorso), dopo Roma e Vignola, sarà presentato nei prossimi mesi anche nel Ravennate e nel Ferrarese.
5. Attività dei consiglieri regionali GIPU
In seno al Consiglio regionale dell'Ordine i colleghi GIPU Gianna Zagni e Emilio Bonavita sono molto attivi nella commissione di valutazione dell'idoneità di iscrizione, in particolare per coloro che gli aspiranti pubblicisti. Zagni, inoltre, sta seguendo i lavori del gruppo GIOI (il Collettivo Giornaliste e Operatrici dell'Informazione dell'Emilia-Romagna) di Modena, che, in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità del CUP, sta preparando un apposito seminario sulla condizione femminile, a livello economico e occupazionale, dei giornalisti e delle altre professioni: ne scriverà anche sul periodico dell'Ordine regionale. Bonavita, è invece molto attivo per quanto riguarda le attività formative in seno alla Fondazione dell'Ordine regionale; molte le nuove iniziative, di cui vi daremo conto nella prossima Lettera. Particolarmente impegnata sul fronte dell'informazione carceraria e di quella sulle attività ecclesiale, è la vice presidente Carla Chiappini, che ha concluso da pochi giorni un importante convegno, svoltosi a Piacenza, sulle relazioni Chiesa-mondo anche attraverso la realtà della comunicazione, coordinando il dibattito tra Fabio Zavattaro, vaticanista di Rai1, e il vescovo piacentino Gianni Ambrosio. Infine, il revisore dell'Ordine Mario Paolo Guidetti, come sempre attivo in molte iniziative di comunicazione del Modenese e del Reggiano, è particolarmente impegnato nell'azione di sostegno ai giornalisti associati in difficoltà, che sta concludendosi proprio in questi giorni.
Il nostro impegno continua e vi terremo aggiornati sulle prossime decisioni degli Ordini nazionale e regionale, sulle nostre azioni relative alla salvaguardia e valorizzazione del nostro lavoro, oltreché sulle iniziative in cui saremo coinvolti. Buon lavoro a tutti e cordiali saluti.
novembre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
Qualche tempo fa è finalmente arrivata la risposta alla domanda "a cosa servono i giornalisti a cosa serve il loro Ordine?". L'hanno data in diretta due voci radiofoniche. Sabato 27 maggio sui 97.3 e 97.6 di Radio International il giornalista Leo Vicari (dipendente dell'azienda) si è... (...segue +)