Agroalimentare
30/10/2014
COPROB accende il confronto con le istituzioni sulle prospettive dello zucchero italiano
L’avvio di una buona campagna bieticola nei bacini della cooperativa sostiene il dialogo guidato dal leader della produzione saccarifera nazionale che promuove un incontro pubblico con l’on. De Castro
COPROB mantiene accesi i riflettori sul futuro dello zucchero 100% italiano e – dopo aver partecipato all’audizione al Senato dell’8 aprile, raccogliendo attenzione e disponibilità verso le principali esigenze del settore – raddoppia e promuove un incontro pubblico, a Minerbio, con l’on. Paolo De Castro.
Portando anche sul territorio il dialogo nazionale, e davanti ai propri soci che hanno appena avviato una campagna che si preannuncia positiva, la Cooperativa ribadisce con forza il proprio impegno alla continuità produttiva anche per garantire al mercato nazionale una quota minima di auto approvvigionamento.
“Noi saremo sempre impegnati a ridistribuire il reddito sul territorio ed alle filiere locali sostenendole per migliorare costantemente la loro competitività” – afferma il Presidente di COPROB, Claudio Gallerani – “Come dichiarato in Senato, invitiamo le Istituzioni a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione e in particolare chiediamo che la Conferenza Stato-Regioni disponga la prosecuzione degli aiuti comunitari accoppiati, alzando il massimale da 500 €/ha ad almeno 600 €/ha e incrementando il plafond nazionale da 19.700.000€ a 30.000.000 €”.
Il Governo deve poi rispettare anche l’impegno ad erogare tutti gli aiuti nazionali al settore bieticolo–saccarifero attesi dal 2009/2010 visto che – nonostante innumerevoli conferme formali – deve ancora essere stanziata una quota parte residua pari complessivamente a circa 46 milioni €. Non bisogna poi sottovalutare la necessità di ridurre le importazioni di zucchero Extra UE.
“Nel riconoscere l’impegno profuso da COPROB per la produzione di zucchero italiano, dobbiamo tutti impegnarci a valorizzare il ruolo delle filiere nazionali” – afferma l’on. De Castro che precisa – “All’interno della riforma della politica agricola comune, i temi dell’aggregazione dell’offerta produttiva e dei rapporti di filiera sono stati centrali. Seguendo questa linea, credo che anche la filiera bieticolo-saccarifera debba ispirarsi a un nuovo modello di sviluppo che metta al centro interventi organizzativi e strutturali e, in tal senso, l’esperienza di COPROB rappresenta un importante esempio e punto di partenza”.
Da parte sua – Lorenzo Minganti, sindaco di Minerbio – ha ribadito come l’incontro odierno di COPROB con la comunità cittadina rappresenti un’ulteriore conferma del profondo legame che unisce la cooperativa bolognese al territorio. COPROB costituisce una presenza positiva e costante, vicina ai bisogni della gente, nel rispetto dell’ambiente, riferimento insostituibile di benessere economico e tranquillità sociale.
L’incontro odierno consente a COPROB anche di fornire i primi, positivi, dati sulla campagna, appena avviata, che dovrebbe far registrare una buona produzione.
La semina dei 32.0000 ettari, ad opera di 4.300 aziende agricole (di cui 3.300 associate alla Cooperativa), si è infatti conclusa come da programma, superando alcuni leggeri ritardi dovuti a piogge localizzate, e quasi ovunque si sta registrando ora una buona germinazione.
“Ancora una volta i bieticoltori dei nostri bacini ci hanno confermato la loro fiducia” – sottolinea il presidente di COPROB, Claudio Gallerani – “proseguendo l’esperienza innovativa dei contratti triennali e recuperando alla bieticoltura anche il bacino veneto che l’anno scorso era stato colpito da piogge straordinarie”.
COPROB – guidata dalla volontà dei 5.700 soci agricoltori di continuare a produrre zucchero in Italia – è impegnata nella diffusione delle migliori pratiche agronomiche e ambientali e reinveste sul territorio e tra i soci i guadagni offrendo agli agricoltori il miglior prezzo possibile, secondo i principi di una cooperazione equa.
“La produzione di zucchero sostenuta dalla forza dei nostri soci” – conclude Gallerani “passa attraverso la difesa delle filiere 100% italiane. Vogliamo che questo valore – ormai apprezzato dal consumatore – sia ben compreso e difeso anche dalle Istituzioni. L’italianità del nostro zucchero infatti rappresenta un insostituibile plus sotto il profilo agronomico e garantisce la migliore qualità e il pieno rispetto ambientale strettamente connesso alla possibilità di applicare la rotazione delle colture”.
novembre 2024
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