Internazionale
30/04/2013
La nave
Viaggio documentato nella storia della grande immigrazione albanese
Non succede spesso nel vedere un film documentario come “La Nave” che racconta una storia la storia dell’immigrazione albanese di massa degli anni ’90 si abbia l’impressione che si stia guardando un film sempre presente nei tempi. Da quando il mondo è mondo c’è sempre stato qualcuno che ha scelto la fuga come via d’uscita da una situazione di disperazione causata da guerre e dittature, in cerca di una vita migliore.
Ugualmente non succede spesso che il regista sia anche un protagonista (pur se silenzioso) della stessa storia.
E’ grazie a questi due elementi (abbastanza importanti, ma non unici) che il film “La Nave” sta avendo un grande successo nelle sale cinematografiche italiane e non solo.
Il film racconta la storia della nave Vlora carica di ventimila albanesi: uomini,ragazzi, donne e bambini saliti sull’imbarcazione senza bagagli, senza aver avvisato parenti, senza sapere se e quando sarebbero partiti, ma con l’unico desiderio di fuggire dall’Albania ed arrivare in occidente. Era l’8 agosto del 1991. Al porto albanese di Durazzo, la nave appena arrivata da Cuba con diecimila tonnellate di zucchero, venne occupata in massa dagli albanesi provenienti in gran parte da Tirana e Durazzo.
Roland Sejko, con un meticoloso lavoro di raccolta e successiva scelta di filmati e fotografie dagli archivi dei due paesi è riuscito a ricostruire e presentare l’episodio.
Essendone stato anche protagonista, è intuibile come questo racconto, emotivamente parlando, gli sia costato molto e come a lui anche a tutti gli altri protagonisti che si sono prestati nel raccontarsi in questo documentario, ma penso anche a tutti altri che, a distanza di quasi vent’anni non hanno ancora avuto il coraggio di esternarsi.
Foto e filmati d’epoca di un Albania sotto la dittatura comunista nella quale gli eventi che hanno fatto seguito al crollo del regime giustificano l’estrema decisione di abbandonare in massa il paese.
L’esodo ha coinvolto le più diverse persone, ma chi erano? Dove sono oggi, dopo 20 anni? A queste domante rispondono gli stessi protagonisti che, raccontando la propria storia, l’hanno nel contempo costruita.
novembre 2024
EDITORIALE
di: Alberto Bortolotti
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